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DIRITTO DI RISARCIMENTO NEI CASI DI MALASANITA'
Malasanità, errori medici e diritti del malato
Tutti i giorni molte persone subiscono danni durante ricoveri in ospedali, cliniche o cure ambulatoriali a volte anche molto gravi quando non mortali. Molte di queste "vittime", spesso per mancanza di conoscenza dei propri diritti, restino prive del giusto risarcimento danni.
Per riuscire a tutelare il diritto dei cittadini è opportuno diffondere la conoscenza del diritto che un paziente ha rispetto i servizi sanitari pubblici e privato, in caso di fallimento totale o parziale, ad ottenere il giusto risarcimento.
La giurisprudenza italiana tutela il cittadino paziente che abbia subito danni alla propria salute dovuti ad errori medici o di malasanità.
SOS NORDEST al fine di aiutare le vittime di errori medici e malasanità in genere offre la possibilità di richiedere consulenza legale gratuita ed eventuale assistenza con studi legali di comprovata esperienza.
Quindi chiunque si dovesse ritenere vittima di un errore di malasanità puoi trovare il professionista esperto sul nostro portale.
Si sappia che
Le vittime in malasanità hanno 10 anni di tempo dall'ultimo certificato medico per richiedere il giusto risarcimento danni.
L'articolo 2043 del codice civile recita in merito al risarcimento per fatto illecito "Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (Cod. Pen. 185)."
Ti servono solo 60 secondi per compilare il modulo con una breve descrizione dell'accaduto e verrai contattato il prima possibile da un professionista del settore.
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Malasanità: come difendersi dai cattivi dottori rivolgendovi a professionisti
Se riteniamo di essere stati vittime di malasanità come comportarci?
Premesso che è sempre opportuno, quando ci si sente vittime della malasanità, tutelarsi avvalendosi di professionisti con esperienza.
Riteniamo ci sono due fattori imprescindibili da considerare nel momento in cui siamo coinvolti in presunti casi si malasanità.
Il primo è che non sempre dobbiamo ragionare in termini di risultato: ovvero non è sempre automatico che il risultato di un intervento o di una prestazione sanitaria sia la discriminante tra buona o malasanità. Il personale sanitario ha l’obbligo di adoperarsi al meglio per la riuscita di ogni operazione/trattamento ma questo non significa necessariamente che la sua riuscita sia garantita
Il secondo punto da tenere in considerazione è che non esiste una scala di gravità per chiedere giustizia e risarcimento del danno.
Chiariti questi aspetti, nel momento in cui ci si sente vittime di malasanità è bene sempre rivolgersi a dei professionisti per:
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valutare di essere stati realmente vittime e decidere sull’eventuale opportunità di intraprendere o meno un’azione legale nei confronti dei presunti autori del fatto illecito.
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avviare l’iter procedurale che porterà alla risoluzione della controversia.
va ad ogni buon conto sottolineato che ogni caso va valutato singolarmente sia nella fase di accertamento del caso di malasanità sia in quella di decisione sull’eventuale azione legale da intraprendere.
L'iter da compiere per ottenere giustizia e risarcimento del danno subito, non è complesso, anche se come per tutte le procedure giuridiche potrebbe richiedere tempi lunghi prima di giungere al termine
Consigli sul come comportarci quando ci sentiamo vittime della malasanità:
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Chiedere consulenza ad uno studio legale ricordandosi di fornire copia di tutta la documentazione sanitaria collegata all’episodio subito e ogni altra documentazione o perizie utili a comprendere responsabilità, negligenze o doli di sorta, per un primo esame del caso;
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Se si decide di procedere si consiglia di effettuare una perizia da parte di un medico legale grazie alla quale si potrà capire la convenienza o meno nel procedere nell’azione e le potenziali probabilità di vittoria. La perizia è importantissima, per questo è cosa buona assicurarsi che il medico legale sia nelle condizioni di svolgerla nel migliore dei modi, ricordandosi soprattutto di fornire quanta più documentazione possibile.
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Se dopo la perizia si decide che è il caso di procedere si posso percorrere le strade della giustizia penale, di quella civile o di entrambe.
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Il regime probatorio del processo civile e di quello penale, infatti, sono assai diversi: nel primo si dirime una controversia tra parti, nel secondo si decide la colpevolezza o meno di un uomo. Dovrà essere, pertanto, il legale a valutare se in un determinato caso sia più opportuno ricorrere solo alla giustizia civile o anche a quella penale.
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Nel caso in cui si scelga la strada del giudizio penale il danneggiato dovrà sporgere formale denuncia-querela nei confronti dei presunti responsabili del fatto penalmente illecito, nella consapevolezza che l’errore medico va dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio attendendo poi l’esito delle indagini del PM.
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Nel caso invece si scelga la strada del giudizio civile il danneggiato dovrà formulare richiesta danni direttamente allo studio medico, presidio ospedaliero o all’ULSS/ASL ecc. con descrizione scrupolosa dei fatti oggetto dell’illecito.
Come tutelarsi quando si e’ insodisfatti del servizi resi da una struttura sanitaria pubblica ulss o asl
Quando si è insoddisfatti dei servizi resi da una struttura sanitaria pubblica (imperizia o negligenza professionale, condizioni igieniche o strutturali precarie, attrezzature manchevoli, non disponibilità del personale medico ,paramedico o ausiliare, vitto ecc.) per Legge si ha la possibilità di rivolgersi ad un apposito ufficio l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) che ha l’obbligo di verificare le segnalazioni tutelando l’utente secondo precisi protocolli. L’URP è obbligato a dare risposta in tempo rapido ad ogni segnalazione.
Come ottenere il risarcimento per danni da Malasanità
Dottore, adesso mi ascolti LEI!
Se si rimanga vittime di un errore medico (malasanità) si devono avere le prove documentarie dell'accaduto valutate da un medico legale il quale, al fine di comprendere se la responsabilità medica sussista o meno.
Per la valutazione del caso si ricorda che il professionista necessita di tutta la documentazione sanitaria e testimonianze inerente il caso, ad esempio:
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Cartelle cliniche;
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Lettere di dimissioni;
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Verbali di Pronto Soccorso
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Certificati;
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Esiti di analisi e visite;
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Radiografie;
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Ricevute, tickets e/o scontrini per visite, analisi, presidi medico chirurgici, assistenza socio sanitaria ecc.;
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Qualsiasi altro documento inerente il vostro percorso di cura.
Si consiglia di rivolgersi ad una copisteria o simile per scannerizzare tutta la documentazione e inserirla in una chiavetta USB al fine di poterla consegnare o inviare allo studio legale di fiducia.
Le compagnie assicuratrici delle strutture sanitarie o dei liberi professionisti sono costrette a risarcire per malpractice i pazienti ogni qual volta si verifichino errori sanitari (malasanità) per inadeguatezze delle strutture, negligenza ed inefficienza del personale medico, effetti collaterali di terapie e molto altro
Indice:
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