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Il sito per conoscere ed avere coscienza dei propri diritti

al fine di far valere gli stessi e le proprie ragioni

ASSEGNO DI CURA

Come e quando richiederlo

L'Assegno di Cura è un contributo erogato per l’assistenza delle persone non autosufficienti al proprio domicilio. Serve ad acquistare direttamente prestazioni di supporto e assistenza nella vita quotidiana, ad integrazione delle attività di assistenza domiciliare dell’ULSS.

Fonte: www.regione.veneto.it

FRIULI
TRENTINO

Indice:

VENEZIA
Assegno di cura per Regione
Venezia

Il progetto individuale viene predisposto e realizzato con la piena condivisione della persona con disabilità. Quest’ultima ha la possibilità di scegliere autonomamente la persona che dovrà assisterla assumendola direttamente. L’importo viene deciso sulla base di un confronto fra interessato e Servizi Sociali, e l’entità massima del contributo economico riconoscibile è di € 1.000,00 mensili. 

 

A chi è rivolto?

Persone con disabilità fisico motoria comprovata da certificazione di gravità (art. 3  comma 3 della- Legge 104/1992), con capacità di agire e di esprimere coscientemente la propria volontà di rimanere nel proprio domicilio e con invalidità al 100% e indennità di accompagnamento. 

 

Come ottenere l’agevolazione ovvero qual è l’iter per la presentazione della domanda? 

Il cittadino interessato deve presentare la domanda presso lo Sportello integrato dell’Azienda ULSS di residenza, su apposita modulistica, nei tempi e con le modalità previste dalla stessa Azienda.
L’ Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale - U.V.M.D. dell'Azienda ULSS valuterà il progetto. 

Friuli Venezia Giulia

Il FAP è un intervento economico rivolto a persone che, per la loro condizione di non autosufficienza, non possono provvedere alla cura della propria persona e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri (LR 6/2006, art. 41).

Il FAP viene utilizzato a sostegno delle situazioni di non autosufficienza trattate a domicilio e di progetti sperimentali nel settore della salute mentale.

Le persone o i loro familiari possono segnalare i loro bisogni assistenziali al Servizio Sociale dei Comuni o al distretto sanitario oppure, laddove esistente, al punto unico d’accesso.
I Servizi territoriali metteranno a punto un progetto personalizzato, condiviso con l’assistito o con chi ne fa le veci e il suo medico curante; sarà l’esito del progetto a determinare la concessione del contributo, a seconda della capienza di budget e delle caratteristiche delle persone interessate di seguito specificate.

Il FAP si suddivide nelle seguenti tipologie d’intervento:

  • Assegno per l’autonomia (APA): è un intervento economico a favore delle famiglie che si prendono cura di persone in condizione di grave non autosufficienza attestata con gli strumenti valutativi propri dei Servizi territoriali. L’ISEE del nucleo familiare non deve superare i 35.000 €. Gli importi variano, a seconda di gravità e ISEE, da un minimo di 1.550 € a un massimo di 6.200 € annui.

  • Contributo per l’aiuto familiare (CAF): è’ un beneficio economico con lo scopo di sostenere le situazioni in cui ci si avvale dell’aiuto di addetti all’assistenza familiare per assistere persone in condizione di grave non autosufficienza. Il limite ISEE è di 35.000 €. Ulteriore requisito è la stipula di un regolare contratto di lavoro con un assistente familiare per un numero di ore settimanali non inferiore a 20, tenendo presente che il monte ore può essere formato dalla somma oraria di due o più contratti. Gli importi variano, a seconda di gravità, ISEE e numero di ore di contratto, da un minimo di 3.144 € a un massimo di 10.920 € annui

  • Sostegno alla vita indipendente (SVI): è un contributo che concorre a finanziare i progetti di vita indipendente realizzati a favore delle persone disabili in grado di autodeterminarsi, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, in condizione di grave disabilità. Prevedono la facilitazione di percorsi di inserimento sociale e lavorativo. Gli importi sono definiti dal progetto a partire da un minimo di 5.000 € annui.

  • Altre forme di emancipazione e di inserimento sociale: è un intervento a sostegno di progetti rivolti a persone in condizione di grave disabilità, di età compresa tra i 18 e i 64 anni che, pur non autodeterminandosi, possono essere inserite in progetti finalizzati alla partecipazione sociale e all’emancipazione, anche parziale, dalla famiglia. Gli importi vengono stabiliti in sede progettuale fino a un massimo di 3.000 € annui.  

Trentino Alto Adige

L'assegno di cura è una somma in denaro che viene erogata per favorire la permanenza dell'assistito al proprio domicilio.

 

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1233 di data 14 giugno 2013 è stato approvato il nuovo disciplinare per la concessione e l'erogazione dell'assegno di cura. 

Per presentare le domande di assegno di cura (e avere informazioni) rivolgersi all'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa anche avvalendosi del supporto degli sportelli di informazione e assistenza al pubblico della Provincia o degli istituti di patronato e assistenza sociale. 

 

Si tratta di progetti personalizzati alternativi al ricovero a favore di persone non autosufficienti con handicap grave che vivono sole e che, opportunamente sostenute, possono condurre una vita autonoma presso il proprio domicilio. 

Per l'attivazione dell'intervento occorre presentare domanda presso il Servizio socio-assistenziale dell'Ente gestore o presso l'assistente sociale di zona che provvederà alla valutazione del bisogno e dei requisiti. 

 

La Provincia Autonoma di Bolzano promuove interventi per la non autosufficienza (minori, adulti, anziani) basati su diverse tipologie di sostegno, tramite il Fondo per l'assistenza alle persone non autosufficienti istituito dall'Ufficio provinciale previdenza e assicurazioni sociali.

E’ rivolto a persone maggiorenni con disabilità fisica e sensoriale. 

Fonte: www.famigliesma.org

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